Come affrontare una sessione fotografica durante la gravidanza

In questo post spiegherò come sarebbe meglio affrontare una sessione fotografica di “gravidanza” o “maternità” o in inglese (che fa più figo)“maternity“o “pregnancy”. Come? Di pancia, naturalmente!

Quando posate per questo servizio dovete proiettarvi nel futuro. Al giorno in cui il vostro bambino, ormai parola munito e pieno di curiosità, vi rivolgerà la fatidica domanda: “ mamma, come sono nato io ?
Credetemi, quando ve lo chiederanno per la prima volta è forte la tentazione di rigirare la domanda al vostro compagno e lavarsene le mani. Api e fiori, cavoli e cicogne, vi assicuro che, ad un certo punto non convinceranno quelle testoline intelligenti, spesso sottovalutate, dei piccolini. Per facilitarvi nel compito di fornire una spiegazione plausibile e convincente verranno quindi in vostro soccorso le fotografie. Rigorosamente stampate o raccolte addirittura in un album, vi permetteranno di raccontare la venuta al mondo dei vostri figli come se stesse leggendo una favola illustrata.

Ipotetico dialogo
Mamma: “Sai amore, tu eri qui dentro, dentro la mia pancia”
Bimbo: “ ohhhhhhh davvero?”

Potreste addirittura fornire un quadro più completo decidendo di fare un reportage di nascita in ospedale e documentare anche i primi giorni di vita.

I vostri figli saranno molto contenti di vedere con quanta impazienza sono stati aspettati e desiderati e per un po’ si dimenticheranno di chiedervi come ci sono andati a finire dentro la pancia di mamma. Cominciate anche a pensare a come rispondere a questa domanda, perché io di sicuro non vi potrò aiutare 

Questa lunga premessa mi serve solo per introdurvi al succo del discorso. Le persone che decidono di fare questo servizio, innanzitutto, devono proprio desiderarlo. E prendersi il giusto tempo per fare queste fotografie. Non sono fotografie che possono farsi al volo, non si tratta di un semplice click.

Per avere delle foto ben fatte che restituiscano i sentimenti che state provando ho bisogno che siate con me, e non intendo solo fisicamente, intendo con la testa. Per fare bene ho bisogno di voi e ho bisogno anche di pianificare gli scatti, specialmente se vengo a casa vostra. Per questo a tutte le donne che mi chiederanno il servizio dirò di sgombrare la testa da qualsiasi pensiero, sgombrare la giornata da qualsiasi impegno, staccare il cellulare e sfruttare la sessione anche come un momento per riconciliarsi con se stesse e meditare sul grande atto che si sta per compiere: mettere al mondo una persona. Durante i nove mesi spesso si dimentica questa cosa pazzesca. E inoltre dirò: divertitevi! Senza la paura di  non venire bene in foto, anche perché ad una donna felice non potrà mai accadere. Questo è tutto per quanto riguarda il lato emotivo.

Dal punto di vista pratico vi consiglio di mantenere un aspetto naturale e soprattutto non appesantirvi di trucco. In gravidanza la pelle è sempre molto bella, basterà avere solo una base di fondotinta per uniformare l’incarnato (stando attenti a picchiettare bene i punti in cui potrebbe accumularsi, ad esempio sotto le occhiaie e a non creare stacco tra viso e collo) e poi pochissimo trucco su occhi e labbra. Vi consiglio di prendere in considerazione solo colori neutri e freschi. Se non vi sentite ferrate sul trucco potreste comunque aggiungere al pacchetto la consulenza della make up artist. Per quanto riguarda l’abbigliamento consiglio di indossare sicuramente dei panni in cui ci si sente a proprio agio. Può sempre funzionare un paio di jeans (con la fascia) e una maglietta o camicia semplice senza stampe di nessun tipo o un vestitino (chiaro o scuro ha poca importanza) che possa far notare lo stacco tra seno e pancia. In ogni caso possiamo valutare insieme il look per la sessione fotografica, che va deciso anche in base all’idea generale per le foto e alla location.

L’ultima cosa che mi preme precisare è che è molto bello coinvolgere i parenti nella sessione (il marito, un altro figlio, la propria madre), ma dovete anche essere sicuri che queste persone vogliano far parte di questo ricordo quanto voi. Non costringete nessuno a fare delle foto. Il risultato potrebbe essere deludente. Quindi i vostri cari si, ma solo se felici di partecipare.

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